
Un nuovo progetto
di Donato Salvia
A me piace scrivere. Lo trovo rilassante, ed è una forma di egoismo perché scrivere, comunicare concetti ed idee ad altri mi risulta appagante.
Un paio di mesi fa ho cominciato a scrivere dei brevi racconti per i piccoli. Inventando un personaggio di nome Giuly (guarda caso come mia nipote) e inserendola in una classe in cui sono presenti tre bambini particolari (sono dei piccoli mutanti), ho iniziato a raccontare storie fantasiose su GIULY E I MUTANTINI. Ho scritto il primo, poi il secondo e così via fino al quinto. Ho creato le copertine e i disegni al suo interno dedicandoci del tempo che per me è volato. L’intento dei racconti era sostenere il libro didattico “Un Aiuto per la scuola di tuo figlio”, ma i libri si sono trasformati in qualcosa che i piccoli potessero seguire (più storie con gli stessi personaggi), apprezzare (con un po’ di fantastico) e con un pizzico di didattica al loro interno.
Le parole che sono state valutate più difficili sono seguite dalla definizione e dove possibile, da un disegno. In ogni storia viene inserita, in maggior o minor misura, una conoscenza: a volte si tratta di fisica, a volte di inglese e così via.
Le nozioni non sono esasperanti per il bambino, perché i racconti devono sempre rimanere gioiosi e divertenti, ma sufficientemente ricche da far cominciare a capire che la lettura porta in sé conoscenza e leggere è un ottimo modo per imparare. In un’ era di cartoni che iniziano alle sei di mattina e di video tutor che insegnano qualsiasi cosa, questo progetto è molto coraggioso.
Ma a me piace e anche se il tutto fallisse, mi rimarrebbe il piacere di aver scritto.

Un diritto sotterrato
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